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domenica 7 ottobre 2012

Sniper Viper

Dopo molto tempo sono tornato a Sniperare con somma fatica ma eterno godimento. Ormai erano quasi tre mesi che non sparavo un pallino e dopo aver potenziato, rivisto, rimaneggiato, rivisitato e via dicendo il mio Setup mi sono ritrovato a sparare nuovamente a dei bersagli umani. Le prime due giocate mi sentivo un bradipo zoppo e per quello (oltre che per una colorazione guille fuori campo diciamocelo) ho avuto qualche difficoltà ma poi... Poi mi sono riccamente ripreso...

E come al solito lo farò raccontando una storia:

...Sapevamo solo una cosa con certezza, le forze nemiche stavano scendendo verso valle ed erano tante, quasi tre uomini per ogniuno di noi per un totale di 15 fottutissimi bersagli e noi eravamo già stanchi, in pochi e sopratutto fuori luogo, armamenti insufficienti, mimetiche inappropriate (che per me significava essere visibile) e via dicendo. Comunque l'intelligence ci informa per tempo e abbiamo l'occasione di tendere una bella imboscata, tentare il tutto e per tutto in una giornata disastrosa. Lo scenario era semplice, costringere gli operatori a scendere in un canalone e poi, una volta a tiro eliminarli chirurgicamente dopo l'ingaggio delle automatiche più pesanti dei nostri compagni. Io e il mio Spotter prendiamo posto ai lati del canale, sopraelevati, potenzialmente invisibili se non fosse che... Che la mia guille era troppo "secca", troppo rossa, troppo gialla, troppo visibile e avevo poto tempo per eventualmente itegrarla. Non avevo molte scelte, la sfilo, la accartoccio, la getto di lato e mi lego la Shemag sulla testa alla "talebana" come insegna la strategia araba.

Le voci e i rumori si fanno sempre più vicine e ormai vedo tra le fronde i primi movimenti, lontani. Sento che ingaggiano alla mia sinistra, molto distante da "herbert" ben mimetizzato. Vedo un operatore alleato correre all'impazzata nascondendosi alla mia sinistra e mi fa un favore, costringe un "nemico" ad alzarsi per sparare.

Tre colpi.

Tango a terra, non mi vedono e continuano a disboscare la foresta alla mia sinistra.
Questa volta due operatori, sono molto cauti, sanno che dove prima c'era il loro compagno potrebbero arrivare colpi ma sono imprecisi o molto stanchi, tirano ad almeno due metri da me, errore fatale.
Mi slancio in una raffica lunga, forse venti colpi e li atterro entrambi in tre mini raffichette.
Spreco anche una granata avendo visto due tango scendere nel canale che invece... Non c'erano, poco male, li distrae.

Mi arriva addosso il delirio, ho almeno quattro automatiche che mi riversano addosso il loro carico, i miei compagni spalleggiati dal buon Herbert tuttavia ne atterrano tre e un unico Tango mi fa "capoccella" e poi sparisce.

Passano lunghi momenti di tensione con tutti noi acquattati tra le fronde e al primo movimento di un compagno poco distante dalla sinistra del mio Spotter viene falciato assieme alle felci attorno a lui, ma fa un tragico errore.

Si fa vedere.
Scorgo uno dei nostri che cerca di fiancheggiarlo e gli indico la via mentre... Mentre mi si inceppa il fucile dannazione, terriccio nel mio AUG, non ci voleva, ma non mi perdo d'animo e mentre mi tirano qualche colpo di avvertimento scivolo giù dalla scarpatella e impugno la mia fedele 1911 raggiungendo il dosso a dieci metri prima della loro ultima posizione.
Altre poche raffiche mi distraggono e richiedo l'appoggio di Herbert. Mi copre mentre cerco di tirare giù quei maledetti con i colpi della mia 45 almeno finchè non mi cade l'occhio a terra cadendo.

Cambio caricatore e noto che poco distante c'era il caricatore del mio AUG e deducendo quindi che non era realmente inceppato mi butto di corsa sparando dritto e tirando proprio verso il nascondiglio del Tango.

Recuper l'AUG proprio mentre il maledetto nemico ci esce alle spalle.

SCENA DA FILM

Herbert si lancia all'indietro sparando mentre io mi fletto in avanti e apro il fuoco con i colpi del Tango che ci rimbalzano attorno, fuoco incrociato dinamico e il nemico è a terra.

Fine dei giochi. Tutti a casa.