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giovedì 8 settembre 2011

M4 Cotest

Non so se avere di nuovo tra le mani un serie Colt mi faccia sentire regredito oppure se sentire quella deliziosa aria familiare che si ha anche quando si sale sulla propria vecchia bicicletta.

Insomma per le mani mi è tornato un mio grande classico, dopotutto son partito con un M16 e devo dire che l'impressione è stata ottima abituato come ero con l'AK e l'M 14. Innanzitutto complimentoni al precedente proprietario che lo ha coccolato come un figlio e ben tenuto. Insomma in mano mi trovo un D-Boys ultima generazione con un body metallico da far invidia a un fucile vero, pello solido, pesante, massiccio, intonso a parte la simpatica aria usurata di un fucile vissuto. Insomma un acquisto eccezionale se non fosse che il Ris balla un pò, ma quello è un problema dei D boys che per qualche motivo non sono ancora riusciti ad evitare ma correggibile semplicemente applicando delle guarnizioni di teflon. Il resto è ottimo.


Analizziamo:

FUCILE VERO
L'M4 è un fucile d'assalto derivato del fucile d'assalto americano M16, che lo sta sostituendo come fucile in dotazione. È considerato la diretta evoluzione della carabina XM177 calibro 5.56mm utilizzato dai militari americani in Vietnam.

Monta con cartucce da 5,56 x 45, sia FMJ che JHP. È stato riscontrato un surriscaldamento della canna se l'arma viene usata a lungo in modalità raffica, con alcuni casi di fessurazione longitudinale o addirittura di scoppio della stessa. L'inconveniente è stato ovviato con nuovi trattamenti termici.

L'arma venne presentata alla fiera delle armi da difesa di Abu Dhabi nel 1994, come modifica della M16A2 Carbine M723, che aveva la canna da 14.5" più sottile. Allo sviluppo dell'M4 ha contribuito grandemente l'esperienza delle Forze Speciali dell'Esercito degli Stati Uniti (i cosiddetti Green Beret), desiderosi di avere con se un'arma più leggera e maneggevole degli M16A1 ed A2 standard. Il profilo delle missioni delle Forze Speciali prevede spessissimo che l'operatore agisca per lunghi periodi a piedi e portando con se il massimo carico possibile per assicurare una lunga autonomia di combattimento e sopravvivenza dietro le linee nemiche. Il peso dell'M4 è poco superiore alla metà di un M16A2: la differenza permette di portare ad un soldato, a parità di carico, più acqua, più munizioni, più equipaggiamento senza per questo rinunciare alla potenza di fuoco di un fucile d'assalto.



IL NOSTRO
Comodo. Non pratico nel puntamento come l'AK 47/74 ma al contempo più maneggevole e quindi nulla da dire se non comodo, la versione ris in questo caso monta una maniglia sottocanna per facilitarne l'utilizzo che presto cambierò con una low profile o addirittura una abbattibile. La mira è istintiva ma essendo molto "avanzata" o meglio, con le tacche di mira molto distanti tra loro risulta più faticosa da tenere, prendere e nel puntamento veloce, tuttavia non sembra diventare un grande problema se equipaggiato con un olografico o red dot classico. Io impugno il fucile con la sinistra e il modello che ho provato montava un'impugnatura ergonomica da destrimano che ne rende un pò difficile lo switch del selettore di fuoco che comunque è morbido (forse troppo) e leggero. A differenza del mio solito fucile d'assalto l'M4 è comodo da imbracciare e a nulla è valso montare un MOE stock sull'AK, il body squadrato e la forma peculiare non ne permettono una comodità di imbraccio e leggerezza che invece può vantare il Colt. (Ma questo non basta a farmi preferire l'M4).

DETTAGLIO

Gusci GB aim reinforced, ingranaggi hi speed AIM, gruppo aria completo SNIPER MK in blocco unico per canne superiori a 36cm, pistone element trasparente, testa pistone SNIPER MK acciaio, spingipallino e asta spingipallino in policarbonato AIM, cablaggio a bassa resistenza, spessoramento, canna di precisione 36 cm madbull, gruppo hop up vfc pro trasparente, guidamolla cuscinettato in acciaio, molla guarder 0.90, boccole cuscinettate 8mm della modify, grip sniper, silenziatore SNIPER MK PRO.

Un voto globale per come l'ho trovato direi 9. Eccezionale anche se con un hop up un pò "stanco" forse per la lunga inattività a cui è stato forzato, ma non è un male, basta cambiarlo.

CONCLUSIONI

M4 VS AK 74/47. Lo scontro del secolo nella vita reale lo decide il ruolo che ricopre l'operatore che lo utilizza, nel softair il discorso è più articolato. Innanzitutto la comodità. L'M4 è certamente più comodo, leggero e maneggevole ma se si usano le tacche di mira (che pochi usano)la pratica di fuoco può essere imabarazzante se paragonata con quella dell AK. Poi è sicuramente trasportabile ma necessità di alcune accortezze per essere caricato, deve ad esempio essere abbassato per un operazione agevole e non esistono pratiche di fast reloaded (almeno a mio avviso) che lo mantengano in puntamento ne di pistol switch se usate questi simpatici aggeggi. Ora certamente molti di voi storceranno il naso perchè online avranno visto cristi e madonne che ricaricano sgangiando, sganciano ricaricando, ricaricano ricaricando facendo salti all'indietro di almeno sei metri. Dunque cito che sono entrambi ottimi fucili customizzabili alla nausea ma prima di dire questo è meglio di quello è necessario provarlo e sentirlo proprio, quindi BANDO a quei cretini che reputano tutte le ASG uguali, ogniuna ha doti di manegevolezza, brandibilità e comodità molto differenti (per non parlare poi dei caricatori).

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