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lunedì 27 gennaio 2014

Softair tra sportivi, bambini e professori

Ogni tanto faccio il punto della situazione, sopratutto quando torno a giocare dopo un pò di tempo (e badate bene, giocare, non combattere o sparare). Ieri come poi anche a Dicembre (1 sola domenica) e Ottobre (1 sola domenica) ho avuto il piacere di incontrare e giocare come ospite in tre squadre di softair differenti, una molto giovane, una ad alto profilo e la mia solita dietro casa. Con sorpresa mi sono parecchio divertito in tutte e tre le giornate trovandomi a che fare con moltissimi punti di vista, sopratutto molto diversi e ho saputo fare un bel punto della situazione, un bel "ma guarda un pò".

Iniziare di nuovo: Ogni volta è la stessa storia, quando si ricomincia dopo una pausa di un mese ci si rende conto che fare esercizio in casa, correre ogni tanto e fare un pò di piegamenti, esercizi, sollevamenti e altro non è adatto a tenersi in forma per giocare a softair, per nulla, in un primo momento mi mancava anche il fiato, cazzo, poi è anche vero che mi sono accorto di avere il tattico che tirava come un addannato a causa del peso mal distribuito, di avere cinghie più corte e più lunghe e un NODO che mi pigiava sulla schiena, beh son cose che capitano dopo tanta distrazione ma ce la facciamo andare bene. I primi game sono di riscaldamento, non sparo quasi per nulla, e vengo subito eliminato, YEP. Poi però rientro in sintonia, trovo i partner giusti e ricomincio a far girare le ruote e gli ingranaggi come dovrebbero.

Le nuove Leve: Ne ho visti tanti, a molti ho anche insegnato qualche trucchetto, ma con un club in particolare ultimamente ho avuto modo di dire "non sono tutti da buttare", anzi! Beh iniziamo col dire che quando sono sceso dalla macchina mi hano accolto con una certa festosità, mi hanno stretto la mano, riso, fatto battute sulla differenza di età (sopratutto le due ragazze del gruppo) e così via, poi hanno iniziato a sgrane gli occhi e guardarmi con sospetto quando ho iniziato a prepararmi. Mimetica spezzata DPM e OD, stivaletti tattici neri, LBT, tre caricatori corti, tre lunghi sulla cinta, rolly per esausti, zainetto, Bowman, occhiali a basso profilo, granate, pistola, ak47... E hanno iniziato a guardarsi tra di loro, io non ho fatto alcuna parola sul loro vestiario e le loro attrezzature ma loro stessi si resero subito conto che avevo qualcosa in più. Un operatore così attrezzato è decisamente meglio del jeans, casacca mimetica, cappello da pescatore woodland (non jugle hat) e caricatori in tasca e sorgevano le domande oltre gli sguardi di ammirazione.

Ma quanto ci hai speso?
In tutti gli anni che ho giocato? Poco più di 2000€ ma distribuiti in otto anni il che rende tutto molto ammortizzato, inoltre nemmeno indossavo il 2000€ perchè non avevo il navigatore, non avevo l'action cam, non avevo la sacca di idratazione, il kit di primo soccorso, le corde, la tenda, i fornellini, insomma ero abbigliato per una partita domenicale.

Poi è sorta la barriera dell'esperienza, ogni game diventava un massacro confuso e mal organizzato e si vedeva bene che dopo il secondo si stavano già divertendo meno. Allora ho iniziato a dare qualche dritta, qualche spunto. Gli ho fatto fare un recupera il prigioniero ed esci dalla zona, una caccia alla volpe, un conquista e difendi, un disinnesca la bomba e alle quattro del pomeriggio ancora non gli bastava, io iniziavo a boccheggiare... Il bello è che in una squadra di giovinastri a parte l'animosità e la voglia di fare casino c'era anche tanta serietà e voglia di apprendere, mi ascoltavano molto, mi chiedevano consigli, erano pronti a imparare, cosa che con altri giocatori giovani non ho trovato perchè cresciuti forse troppo davanti a battlefield o a call of duty. A fine giornata mi hanno ringraziato, abbracciato e salutato e non passa domenica che mi contattino per altre giornate (purtroppo raramente posso).

Il professore: era inevitabile che girando attorno a roma si incontrino trogloditi e persone che ci credevano un pò troppo e beh, non è mancato mai il momento del "Andò vai messo così" o "Ma che cazzo sta a sparà?" o "un se esce così da un sentiero" o un colorito "Ndo cazzo te sei inculato tutto il tempo" e relativi "Ma che cazzo de fucile è?" e via dicendo... OOOook... Io sono diplomatico ma poi non ti lamentare se ti infilo un pallino sulle ginocchia, sulle nocche o in fronte va bene? Adoro le vendette traversali. Malgrado io sia convinto che non tutti lo facciano perchè si ritengono "forti", "belli" o "spaziali" e magari lo fanno per farsi notare o perchè hanno davvero voglia di insegnare dovrebbero valutare sempre fattori molto vari tipo: Sono qui per divertirmi, sei in compagnia di quattro della tua squadra che ho eliminato io, mi avete tirato da trenta metri facendomi un livido da paura attraverso un guanto di pelle, io mi dichiaro SUBITO. Invece spesso ci si trova a dover combattere contro i mulini a vento...

Prof: Ma che ce fai con il kalasnicof? (scrivo volutamente così)
Io: Tu con un M60 che ci fai?
Prof: Non so se vedi la differenza, c'ho n'caricatore da 3000 BB
Io: Io da 60 (con sorriso affabile)
Prof: Appunto.
Io: No, forse non cogli la differenza
Prof: Cioè?
Io: Cioè che sicuramente su 3000 BB ottieni una decina di Tango Down, io con 60 se la giocata lo permette lo stesso numero di bersagli.
Prof: Vabbeh noi siamo seal.
Compagno di squadra del Prof: t'ha fatto nero co du parole (rivolto al prof) -Ridono tutti tranne il prof-

Con lo stesso soggettone ho scambiato anche altre parole nel corso della giornata e tutte mi hanno fatto riflettere: Ma perchè questo a quaranta anni suonati ragiona peggio dei ragazzini delle altre partite? Ci crede così tanto? Non lo so ma sorvolo sulla cosa.

La serietà: non serve giocare come se dovessimo morire per davvero, e adoro quando si cazzeggia tra un game e l'altro ma questa voce non si riferisce a QUELLA serietà ma... Ad una molto diversa,a quella sportiva. Io posso vantare una asg molto precisa e realistica, pochi colpi, rof reale, peso reale, prova cronogravo sotto il joule di un pò (quindi anche sotto potenza), è vero, così facendo mi trovo svantaggiato a volte ma... Nelle stesse volte sono sicuro che non farò male a nessuno. Nelle ultime giocate invece, sopratutto contro una squadra in particolare ho avuto un bel segno rosso fatto attraverso il guanto di cuoio durato tutto il giorno e che ancora si vede a distanza di un giorno, un pallino sugli occhiali che hanno portato via una scheggia di colore e mi hanno ammaccato la retina e durante la stessa partita altra gente che si lamentava di lividi alle gambe, pallini in faccia e così via. Forse non tutti ricordano il bon ton del giocatore:

-Underjoule! Sempre!
-Mai tirare alla testa se proprio non necessario.
-Non tirare sporgendosi solo con l'Asg.
-Non colpire in modo prolungato, se ci si dichiara si smette.
-Non tirare ai genitali.
-Il dubbio sull'onestà si espone con educazione a fine game e solo con il direttivo PROPRIO o in via del tutto confidenziale senza accusare nessuno.
-Occhio alla coscienza... Che se faccio allusioni e si insorge si risulta un pò sospetti...
-Onestà! Se si è colpiti, ci si dichiara. Assolutamente, anche nel dubbio.

Purtroppo però spesso si dimentica queste semplici regole e ci si ritrova a dove smembrare gli avversari nemmeno stessimo giocando a Dead Space, a riversare un intero caricatore sul corpo di un operatore che si crede ben nascosto (ho capito che io al massimo tiro 60 colpi ma 60 son sempre 60!! Magari una decina li mando fuori sagoma ma... Sotto i venti metri posso vantare una ottima mira)

Ma alla fine che ci resta? Una domenica in cui ci siamo divertiti, ma non significa vincere, significa giocare e spassarsela, fare gli sportivi, i seri, gli onesti, avere umiltà, va bene fare i professori ma con umiltà, con serietà, con voglia di crescere e far crescere, non servirebbe nemmeno voler dare consigli o corregere gli altri sopratutto se non parte della propria squadra ma spesso viene da farlo anche a me... Una promessa che mi faccio. Dalla prossima volta sarò me stesso, non mi sforzerò di fare altri ruoli, di ricoprire altre situazioni, mi porterò sempre quello di cui ho bisogno, farò squadra con il mio spotter ricordando i vecchi tempi...

12 Tango down in 15 minuti, 13 pallini sparati, mosso tre volte di circa nove metri e molto, molto lentamente...

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