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mercoledì 16 febbraio 2011

Predator


Ci sono emozioni che altri sport non possono nemmeno sperare di riprodurre e per quanto siamo in fase di allenamenti tra di noi le emozioni dello sniper continuano a verificarsi perchè tutto sommato è sempre quella la vera emozione. Ma cosa prova lo Sniper quando, nel nostro caso gioca? Premetto che ho fatto un passo avanti sostituendo un bolt action con il fido M14 che devo comunque ancora rettificare con una canna interna più lunga, tuttavia va già egregiamente bene così e quindi mi sento pienamente soddisfatto di quanto mi offre. Ma c'è una cosa che mi riempie di soddisfazione quando la metto in pratica, che ti rende fiero del tuo equipaggiamento ovvero la caccia a chi non ti vede ma in qualche modo... Ti sente...

La squadra nemica già avvistata parecchio più a valle quella mattina si stava addentrando troppo nel bosco, avevo intuito quello che aveva in mente ma non per questo ero intenzionato a muovermi, sarebbero scesi dal colle prima o poi scegliendo il bordo della strada come percorso più ovvio magari demoralizzati dal fatto di non trovare ne me ne il mio compagno. Ad ogni modo ad un certo punto mi sposto io, decido di muovermi più in su, di portarmi dietro a delle rocce piuttosto grosse dato che ogni tanto il vento mi portava dei suoni che erano inconfutabilmente parole, nel peggiore dei casi sarebbero stati gli allevatori della zona ma che con un pò di fortuna si sarebbero trasformati nei miei bersagli, decido allora di muovermi e tenendo un profilo basso e facendo a botte con i rovi (per altro facendo vincere loro in ben due occasioni) raggiungo una pietraia di cui ignoravo l'esistenza ed è li che ho il contatto nemico.

Ma inavvertitamente troppo numeroso e troppo vicino!

Un bersaglio, il capogruppo si spinge avanti evidente come una bandiera rossa col suo maglione OD ma quando lo iquadro nell'ottica accanto a me si posa un piede, a meno di dieci metri per l'esattezza e allora mi lascio affondare tra le rocce, dal tessuto della guille vedo passare una dei suoi che imbraccia un MP5, è impegnatissima, presissima nella sua opera di ricerca ma non guarda fuori dalle linee istintive ed io, io sono proprio li, poco più a valle scende un terzo uomo, troppi davvero per ingaggiare ora e se volessi tirare fuori la bomba a mano farei troppo rumore, allora aspetto, scendono.

Scendono e io mi sollevo, inquadro la schiena della ragazza nella croce della mia ottica ma lei sparisce inconsapevolmente dietro una roccia, non va bene, mi abbasso e mi muovo seguendoli, lascio il terzo uomo molto più indietro e passo addirittura accanto al mio compagno, ovviamente sapendo dove guardare lo trovo subito ma il nemico no... Loro non sanno.

Vedo nuovamente la casacca OD del capogruppo nemico, lo seguo, due volte lo perdo di vista nel dedalo di rocce. Non va bene come cosa, quel posto è una follia per ingaggiare. Li affronto molto più a sud, quasi cento metri a valle ma li costringo solo alla fuga, pallini neri, nella vegetazione fitta... Devo solo avere fortuna quando è così.

REGOLA NUMERO 3: Se non sei sicuro di colpire, non ingaggiare.

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